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Le mascherine possono dividersi in due grandi gruppi: mascherine chirurgiche e facciali filtranti.
Le mascherine chirurgiche sono dispositivi monouso che forniscono una protezione nei confronti della diffusione di virus e batteri bloccando le goccioline di secrezioni respiratorie (droplet) emesse dalle persone malate che le indossano, evitando che le persone circostanti possano entrarne in ontatto. Le mascherine chirurgiche non proteggono l'indosatore nei confronti di aerosol fini che potrebbero contenere particelle infettanti di piccolissime dimensioni come i virus. Le mascherine chirurgiche sono dispositivi medici costituiti da una sovrapposizione di strati in tessuto non tessuto uniti mediante un processo di fusione a caldo e sono dotate di laccetti o elastici che ne permettono l'aderenza al volto.
Le mascherine chirurgiche permettono di:
Le mascherine monouso chirurgiche possono essere utilizzate nel settore della chirurgia, odontoiatria, procedure mediche o in caso di isolamento. Sono indicate anche per la popolazione comune nell'utilizzo quotidiano.
NORME APPLICABILI ALLE MASCHERINE CHIRURGICHE:
Maschere chirurgiche e di protezione devono necessariamente rispettare le normative e i regolamenti in vigore nel Paese. Vengono testate nel senso dell’espirazione, ossia dall’interno verso l’esterno. I test valutano l’efficacia della filtrazione batterica e permettono di stabilire la conformità delle mascherine con le seguenti normative:
Negli Stati Uniti le maschere chirurgiche devono devono essere soddisfare gli standard previsti dalla normativa ASTM, la quale prevede tre livelli di protezione:
Le maschere di protezione filtranti sono composte da un elemento facciale e da un elemento filtrante. Alcune di queste maschere non hanno un vero e proprio elemento che garantisca la filtrazione perché sono interamente realizzate in un materiale filtrante. Il fatto che la mascherina sia efficace solo contro le particelle o contro certi gas e vapori oppure contro le une e gli altri dipenderà proprio dal tipo di filtrazione offerta. Alcuni facciali filtranti, inoltre, sono dotati di una valvola di espirazione che migliora il comfort dell'utilizzatore. La valvola in questione permette in effetti di evitare la formazione di condensa all'interno della maschera o che gli occhiali si appannino, ed aiuta l'utilizzatore a inspirare ed espirare più facilmente. Va notato che i facciali filtranti proteggono l'utilizzatore anche contro l'inalazione di agenti infettivi trasmissibili tramite schizzi di materiali biologici.
CLASSIFICAZIONE DELLE MASCHERINE FILTRANTI:
Le maschere di protezione respiratoria FFP (Filtering Facepiece Particles, "Facciale filtrante contro le particelle" in italiano) sono dei dispositivi di protezione respiratoria di alta qualità, adatti all'ambito professionale. Esse servono essenzialmente a proteggere contro le particelle fini, la polvere e diversi virus. La loro efficacia viene valutata in funzione del tasso di filtrazione, ma anche in funzione del tasso di perdita verso l'interno. La versione 2001 della norma EN 149 definisce 3 classi di efficienza filtrante per questo tipo di maschere: FFP1, FFP2, FFP3.
Fattore di protezione FFP1
Assicurano un primo livello di protezione delle vie respiratorie in ambienti polverosi e che contengono particelle in sospensione, anche se non sono idonee per la protezione da agenti patogeni che si trasmettono per via aerea. Sono maschere semi-facciali antipolvere comunemente utilizzate in diversi settori in grado di proteggere le vie respiratorie da particelle solide e liquide non volatili quando la loro concentrazione non supera 4,5 volte il valore limite. Hanno una capacità filtrante di almeno l'80% delle particelle sospese nell'aria e una perdita verso l'interno minore del 22%.
Fattore di protezione FFP2
Sono in grado di proteggere le vie respiratorie da polveri, nebbie e fumi di particelle con un livello di tossicità compreso tra il basso e medio la cui concertazione arriva fino a 12 volte il valore limite previsto dalla normativa. Hanno una capacità filtrante di almeno il 94% delle particelle sospese nell'aria e una perdita verso l'interno minore dell'8%.
Fattore di protezione FFP3
Sono un dispositivo di protezione delle vie aeree in grado di proteggere le vie respiratorie da polveri, nebbie e fumi di particelle tossiche con una concentrazione fino a 50 volte il valore limite. Hanno una capacità filtrante di almeno il 99% delle particelle sospese nell'aria e una perdita verso l'interno minore dell'2%.
Normativa americana: negli Stati Uniti le maschere di protezione respiratoria devono rispettare i requisiti stabiliti dal NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health).
Tutte le maschere FFP1, FFP2 e FFP3 sono monouso.
La sua presenza non ha alcun effetto sulla capacità filtrante del dispositivo ma assicura un comfort maggiore quando la mascherina è indossata per molto tempo. In particolare, la valvola di espirazione permette all'aria calda di fuoriuscire dal dispositivo. Attenzione però, perché in questo modo anche le particelle virali possono fuoriuscire: l'utilizzo di mascherine con valvola non è infatti consigliato se si pensa di essere positivi.
La valvola presente su una maschera possiede numerosi vantaggi:
Ci sono alcune precauzioni da prendere quando si indossa una maschera chirurgica o protettiva. Ecco le più importanti:
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